Se stai covando l’influenza te lo si legge in faccia, ancora prima che i sintomi classici “esplodano”. Secondo uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, chi sta combattendo con una comune infezione condivide alcune caratteristiche del volto – pallore della pelle e delle labbra, faccia gonfia, palpebre cadenti e aspetto stanco – che indicano la possibilità di contagio e “invitano” gli altri a tenere le distanze. Il cervello umano è in grado di individuarli in una manciata di secondi.
SANO O INFETTO? I ricercatori dell’Università di Stoccolma hanno fotografato alcuni volontari qualche ora dopo aver somministrato loro un placebo o una dose di molecole del batterio Escherichia coli, che sollecitano il sistema immunitario e danno sintomi simili a quelli influenzali. Quindi hanno mostrato le foto a 62 partecipanti, che in una manciata di secondi hanno dovuto stabilire se i soggetti ritratti fossero sani o malati. I volontari hanno identificato l’81% degli influenzati meglio che in una scelta tirata a caso.
TI CALA LA PALPEBRA. Ma quali tratti del viso li hanno portati sulla giusta strada? In un secondo test, un gruppo di 60 persone ha valutato quanto ciascun elemento – pelle e labbra pallide, palpebre e angoli della bocca cadenti, faccia gonfia, occhi arrossati, stanchezza – rivelasse il malessere fisico. Il pallore della pelle e le palpebre calanti sono risultati gli elementi più predittivi. La ricerca sottolinea ancora una volta che gli esseri umani hanno sviluppato alcune strategie evolutive per cercare di mantenersi in salute ed evitare contagi.