PUBALGIA

La pubalgia nello sportivo-Gruppo Forte SALERNO

La pubalgia è una condizione molto invalidante per lo sportivo, tanto da costringerlo a lunghe assenze dalle competizioni. Il termine tecnico più corretto sarebbe quello di sindrome retto-adduttoria, in quanto sono funzionalmente coinvolti gli addominali, gli adduttori e altri muscoli del bacino. La maggior facilità con la quale si infortunano i calciatori e i rugbysti sembra sia dovuta alla tipologia di gioco, fatta di azioni esplosive (scatti, cambi di direzione, ecc.) che provocano un’elevatissima sollecitazione delle strutture osteotendinee della regione pubica.
La pubalgia è una sindrome dolorosa localizzata all’inguine, al pube e all’interno della coscia, con quadri clinici anche molto diversi tra loro.
Sono state individuate 72 cause di pubalgia. I principali fattori predisponenti sono: alterazioni posturali, alterazioni dell’appoggio plantare,sbilanciamento muscolare e scorretto allenamento.
La terapia si basa sul riposo sportivo (da 1 a 6 mesi), fisioterapia tipo TECAR, laser hilt, ultrasuoni e ipertermia, onde d’urto, mesoterapia e ozonoterapia. Precocemente dovrà essere iniziato un programma di riabilitazione caratterizzato da stretching degli adduttori, rinforzo muscolare di addominali e arti inferiori, esercizi posturali e propriocettivi. Utili possono essere trattamenti di osteopatia per riequilibrare il bacino e il rachide lombare. Il trattamento conservativo fisioterapico è efficace per circa l’80% dei casi.

error: Copyright Gruppo Forte