Il Tar di Salerno sancisce l’obbligo del Comune di Avellino ad assegnare l’assistente specialistico formato ABA, «in grado di fornire un concreto apporto al minore, sulla base del piano educativo individualizzato PEI». La sentenza, definita storica dal presidente di Angsa Campania, Claudia Nicchiniello, segna un nuovo tassello nella rapporto tra soggetti autistici con Comune e Asl. Nello specifico, a ricorrere al Tar, sono stati i genitori di un alunno irpino di scuola primaria, affetto da una gravissima forma di autismo. Per diverso tempo è stato assistito dai volontari del servizio civile.
La famiglia si è rivolta al giudice per avere un assistentato specialistico, che sostenesse e proseguisse la metodologia psicoeducativa sui comportamenti del bambino, a sostegno delle attività accademiche svolte dalle insegnanti di classe. Il collegio salernitano ha riconosciuto le loro ragioni sottolineando che, la posizione di assistente alla comunicazione, deve essere ricoperta da personale qualificato , «altrimenti vi sarebbe un diretto vulnus ai valori costituzionali poiché le prestazioni da rendere a favore degli alunni disabili sarebbero meramente apparenti».
Secondo il presidente Nicchiniello, la sentenza «riconosce al trattamento Aba una valenza educativa oltre che ri-abilitativa e potrà essere di aiuto a non pochi bambini che, sistematicamente, si vedono negare un diritto costituzionalmente garantito, qual è il diritto allo studio, mancando loro l’aiuto necessario da parte di operatori scolastici appositamente formati».
La notizia è stata riportata da Il Mattino, Il Giornale di Salerno, Salerno Notizie e altre testate giornalistiche locali.