Le Calcificazioni si osservano nella spalla più frequentemente che nelle altre articolazioni e sono spesso localizzate nei tendini della cuffia dei rotatori, dando vita ad un quadro clinico denominato tendinite calcifica. Hanno consistenza che va da una sostanza simil-lattescente, fluida a materiale, simile al gesso. Una calcificazione può rimanere silente e non sintomatica oppure, nella fase acuta, causare un dolore insopportabile, in particolare dolore notturno.
L’eziologia della calcificazione è oscura. Si pensa che possa essere il risultato di un trauma locale o di una lesione della cuffia dei rotatori che, alterando l’apporto sanguigno locale a livello del tendine, crea un’alterazione del pH locale portando ad una precipitazione di sali di calcio. Il trattamento dipende dalla gravità del quadro clinico e radiografico: inizialmente è di tipo conservativo, con infiltrazioni articolari e fisioterapie. In particolare, la metodica fisioterapica di prima scelta per le calcificazioni di spalla è data dalle Onde d’Urto. Ne sono necessarie, di solito, 3 o 4 sedute. Dopo il trattamento con Onde d’Urto si procede tramite un programma riabilitativo con Tecar, Laserterapia e rieducazione motoria. Solo successivamente, in rari casi, si ricorre ad un intervento artroscopico per l’asportazione della calcificazione.