Sabato 6 ottobre gli specialisti del Gruppo Forte hanno seguito un incontro formativo sulla Disprassia.
Circa sei bambini su 100 soffrono di disprassia, un disturbo della coordinazione motoria caratterizzato da difficoltà a programmare ed eseguire azioni intenzionali. Le conseguenze a volte sono lievi – il bambino si limita a sembrare un po’ “goffo” – mentre altre volte possono limitare la vita quotidiana.
Come si interviene?
Poiché si tratta di un disturbo multisistemico, che interessa più piani della vita e dell’attività del bambino, gli interventi dovrebbero essere multidisciplinari, e riferiti alle varie componenti coinvolte: motoria, verbale, emotiva. Le figure previste per una terapia integrata sono in genere quelle di psicologi, neuromotricisti, logopedisti. L’aspetto davvero importante – dicono gli esperti – è che ci sia una forte collaborazione tra terapisti e famiglia e – per i più grandi – anche la scuola.