Un metodo già utilizzato in passato per l’artrosi del ginocchio che può risolvere, o quanto meno migliorare, i problemi a circa un milione di italiani che soffrono di questa patologia. stiamo parlando dell’infiltrazione ecoguidata intra-articolare all’anca. Le sostanze utilizzate nell’iniezione non sono nuove: generalmente si inietta l’acido ialuronico (che ha una funzione lubrificante sulla cartilagine articolare).
Si tratta di sostanze già usate per l’artrosi del ginocchio e che funzionano anche per l’anca se posizionate nel modo corretto e nel posto giusto. Con questa tecnica, l’operatore vede visualizzata sul monitor dell’ecografo, e quindi senza esposizione a radiazioni, l’articolazione da iniettare.
Su oltre 300 pazienti trattati presso il nostro ambulatorio con tale tecnica, in quasi il 90 per cento dei casi si è ottenuta una riduzione della disabilità e del dolore. I vantaggi sono risultati durevoli per anche più di sei mesi, anche se è raccomandato ripetere le iniezioni periodicamente, secondo protocolli prestabiliti, per il mantenimento dei risultati ottenuti, senza alcun effetto collaterale. Nelle settimane successive è indicato effettuare dei trattamenti manuali con lo scopo di decoaptare e allungare la muscolature dell’anca in modo da migliorare l’effetto del farmaco iniettato in articolazione. Sicuramente, come per il ginocchio, molti pazienti beneficeranno del trattamento infiltrativo e comunque si avrà un’altra arma a disposizione contro l’artrosi della coxo-femorale prima di procedere alla chirurgia protesica.