L’esistenza ai confini tra sogno e realtà che – loro malgrado – conducono le persone affette da narcolessia potrebbe favorire la creatività: uno studio pubblicato su Brain ha verificato, dal punto di vista sperimentale, un rapporto suggerito finora soltanto dai racconti dei pazienti colpiti da questo disturbo del sonno.
La narcolessia è una malattia rara, cronica e debilitante caratterizzata da eccessiva sonnolenza diurna ed episodi di perdita improvvisa del tono muscolare che durano da pochi secondi ad alcuni minuti. È causata dall’incapacità del cervello di regolare i ritmi sonno-veglia ed è curiosamente associata a spiccate abilità creative: Isabelle Arnulf, che tratta pazienti narcolettici al Pitié-Salpêtrière Hospital di Parigi, si è accorta che molti di essi erano artisti e poeti: «Disegnano e scrivono anche quando sono seduti in sala d’attesa – spiega l’autrice dello studio – e producono lavori bellissimi».