Il motivo principale è il numero dei recettori del dolore del sistema nervoso, che sulla mano e in particolare sui polpastrelli sono più fitti rispetto a qualsiasi altra parte del corpo, e quindi la sensibilità alla sofferenza è superiore.
Inoltre, il bordo di un foglio di carta non è liscio come sembrerebbe a occhio nudo: al microscopio si rivela infatti frastagliato e irregolare. Questo gli consente di lacerare in microbrandelli il tessuto cutaneo; un taglio netto sarebbe molto meno doloroso.
Infine, la lavorazione della carta richiede l’uso di sostanze chimiche le cui particelle possono infiammare ulteriormente la ferita.