riabilitazione neurologica
Riabilitazione neurologica
La riabilitazione neurologica si rivolge alle persone che hanno subito un ictus cerebrale, una lesione midollare o un grave trauma cranico e a pazienti affetti da malattie neurodegenerative come il Parkinson o la sclerosi multipla. Ha l’obiettivo di accelerare i processi di recupero motorio e cognitivo in persone che lamentano problemi di equilibrio, di forza, di coordinazione, ma anche di memoria, attenzione o linguaggio. La riabilitazione neurologica è una branca della medicina riabilitativa che mira per quanto possibile, al recupero dei deficit sensori-motori e cognitivi, al contenimento delle relative disabilità, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento in famiglia e nella vita sociale.
Recupero stabilità internistica
Con stabilità internistica si intende il raggiungimento di un equilibrio nutrizionale, metabolico, cardiocircolatorio e respiratorio, nonché il controllo delle infezioni e di altre condizioni che possono verificarsi in conseguenza dell’evento traumatico (quali epilessia, disordini vegetativi, lesioni cutanee da pressione) e che possono essere ancora presenti, o manifestarsi per la prima volta, nella fase post-acuta. La mitigazione e progressiva risoluzione di tali problematiche è obiettivo preliminare e urgente, così da poter avviare il programma di riabilitazione e alzare il paziente dal letto il più presto possibile.
Realtà Virtuale
La realtà virtuale è una delle più recenti tecnologie a disposizione della riabilitazione. Consiste nel creare ambienti di simulazione nei quali il paziente, con diversi livelli di immersività, può in un gioco d’azione proiettare se stesso e muoversi nello spazio virtuale eseguendo dei compiti. Il paziente di qualsiasi età viene messo in competizione con se stesso in una situazione ludica, che però è in grado di restituire un feedback immediato e preciso sulla correttezza del gesto e, conseguentemente, un’esatta misura dell’errore che innesca un comportamento correttivo. La realtà virtuale viene da noi applicata per la riabilitazione motoria degli arti e dell’equilibrio, ma anche per il recupero cognitivo, con assegnazione di compiti di attenzione, memoria, esplorazione spaziale e problem solving viso-spaziale.
Rieducazione menomazioni senso-motorie
I programmi, condotti dai fisioterapisti, prevedono interventi diversi: da esercizi di mobilizzazione, di coordinazione, di equilibrio fino al rinforzo muscolare e al training per un cammino il più possibile autonomo e sicuro, da interventi finalizzati alla riduzione del dolore e della spasticità fino all’addestramento nei trasferimenti in casa e fuori casa.
Nel caso di persone con esiti di lesioni neurologiche in questo ambito sono attivati anche percorsi di valutazione oculistica e riabilitazione ortottica. Le palestre, ma anche le strutture nella loro interezza, nei loro aspetti riconducibili all’ambiente domestico o lavorativo nel quale le persone torneranno a vivere (scale, corridoi, sale da pranzo, spazi esterni) sono lo spazio nel quale si svolgono queste attività.
Rieducazione disturbi della competenza comunicativa
La finalità del percorso riabilitativo in questi casi (svolto con il supporto del logopedista) è di rieducare il paziente all’uso della parola mediante idonee tecniche ed esercizi o, nell’impossibilità di raggiungere tale obiettivo, all’utilizzo di metodi o ausilii di comunicazione aumentata. Il recupero della comunicazione non riguarda però solo l’uso del linguaggio, ma anche la capacità di comprendere e interagire o di leggere e scrivere. In tutti i casi, il compito del logopedista è fondamentalmente di individuare un codice di comunicazione utilizzabile pur in presenza di menomazione, aprendo così per i pazienti una finestra che permetta loro di comunicare con il mondo, nel miglior modo possibile pur nel limite della disabilità.
Rieducazione Neuromotoria
La rieducazione neuromotoria prevede il recupero dell’autonomia di un individuo che ha subito un danno neurologico, oppure il mantenimento e il recupero di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, attraverso la stimolazione diretta o ripetuta di recettori periferici, vale a dire degli organi di senso in grado di captare gli stimoli esterni e di trasferirli ai centri nervosi, e la stimolazione al recupero di un corretto reclutamento muscolare.
I pazienti che se ne avvalgono, in genere presentano disturbi del movimento e della sensibilità, problemi di cooordinazione e di equilibrio, difficoltà nel camminare e nei cambi di posizione, come per esempio alzarsi e sedersi.
Gestione del dolore
Una buona percezione della qualità della vita e l’adesione positiva a un percorso di cura richiedono di ridurre al massimo la condizione di disagio che il dolore comporta. Condizione che coinvolge inevitabilmente anche i familiari, partecipi della sofferenza del paziente. Il nostro approccio consiste nel trovare il giusto equilibrio nelle scelte terapeutiche adottate, identificando quale percorso per ridurre la sofferenza produca un reale beneficio per la qualità di vita del paziente, superiore ai possibili effetti collaterali delle terapie adottate.
Percorsi per il trattamento della spasticità
A seguito di una lesione al sistema nervoso centrale, è possibile che si manifesti una qualche forma di spasticità, ovvero un eccesso di attività muscolare sregolata con conseguenti dolorose contrazioni. Al Gruppo Forte abbiamo programmi clinico riabilitativi specialistici, che comprendono percorsi per la diagnosi e il trattamento di disturbi complessi del movimento legati a spasticità congenita o danno cerebrale secondario.
Rieducazione menomazioni vescico-sfinteriche
Il complesso vescico-sfintero perineale è sotto il controllo di più centri nervosi localizzati in varie sedi del sistema nervoso centrale. Lesioni cerebro-vascolari quali ad esempio ictus, traumi cerebrali, malattie degenerative come il morbo di Parkinson, demenza senile, sclerosi, lesioni midollari comportano l’annullamento di questo controllo e la conseguente necessità di rieducazione delle relative funzioni fisiologiche. L’incontinenza urinaria di origine neurologica è espressione di una disfunzione vescico-sfinterica complessa che al Gruppo Forte consideriamo nella sua totalità, vedendo la riabilitazione vescicale (svezzamento e quindi abbandono di catetere e pannolone) come parte integrante della riabilitazione.
Supporto psicologico
Il supporto psicologico si rivolge a coloro che vivono situazioni di disagio di tipo primario o reattive ad una patologia (ad es. neurologica, cardiologica o motoria), propria o di un proprio congiunto, e che influiscono sul benessere psicofisico della persona. L’intervento psicologico mira anche alla prevenzione del disagio psichico, proponendo la messa in atto di azioni e percorsi volti a evitare l’esordio di una problematica psichica, ma anche l’esacerbazione di un sintomo già presente. Dopo un’indagine diagnostica, finalizzata alla definizione del problema tramite il colloquio clinico e la somministrazione di test psicodiagnostici, i pazienti sono guidati verso un percorso individualizzato di cura.
Prescrizione, Fornitura e Istruzione per Uso degli Ausilii
La prescrizione degli ausilii è sempre personalizzata e tiene conto del contesto di vita (livello di recupero cognitivo e nucleo familiare) e dell’ambiente (presenza o meno di barriere architettoniche, attività svolta, ecc.) ai quali ritornerà il paziente. Il nostro personale identifica gli strumenti migliori per il raggiungimento della migliore autonomia possibile ed effettua l’addestramento di pazienti e familiari all’utilizzo degli ausilii prescritti.
VRRS
VRRS è un dispositivo medico certificato e brevettato a livello internazionale. È il sistema di realtà virtuale più avanzato, completo e clinicamente testato al mondo per la riabilitazione e la tele-riabilitazione. Offre una vasta gamma di esercizi, sensori innovativi, reportistica automatica e alta personalizzazione, adattandosi al fabbisogno del paziente vista la sua elevata versatilità. È utilizzato per la riabilitazione di diverse patologie attraverso vari moduli come motorio, cognitivo, logopedico e posturale.
Telemedicina
Nel contesto contemporaneo contrassegnato dai ritmi ferrati, le soluzioni smart rappresentano una soluzione anche nel settore sanitario, in questo caso con il servizio e il supporto della telemedicina.
Tale approccio alla pratica medica sfrutta le correnti tecnologie per fornire servizi di cura anche a distanza, tramite comunicazione h24 con assistenza sanitaria, teleconferenza, app mobile e messaggistica in tempo reale. La telemedicina consente un miglioramento dell’efficienza per il supporto medico e l’immediatezza nel soddisfare i bisogni del cliente.
Moonwalker
La tecnologia Moonwalker è un’innovativa soluzione che consente di implementare strategie di riabilitazione precedentemente non possibili. Questo sistema unico pone il paziente al centro di una pedana omnidirezionale, garantendo la massima sicurezza attraverso un sostegno gravitazionale che permette di alleggerire fino al 100% del peso del paziente. In questo contesto, il paziente ha la libertà di camminare in qualsiasi direzione a 360 gradi, attivando il movimento, la partenza, l’arresto, l’accelerazione del passo e altre azioni motorie.
Coinvolgimento familiari
La disabilità è un evento traumatico, che colpisce sostanzialmente non solo il benessere emotivo del paziente, ma anche quello dell’intero nucleo familiare. E’ infatti nota e documentata la presenza di stress psicologico rilevante nel 50% dei caregiver (generalmente appunto membri della famiglia). Eppure la famiglia è una risorsa vitale per il paziente e necessita di divenire “competente”, affinché un progetto riabilitativo di struttura possa divenire anche un progetto riabilitativo specifico di quel nucleo familiare e possano così anche essere attivate le future risorse di ciascun membro. Il coinvolgimento di un caregiver riguarda l’aspetto affettivo–emotivo, oltre a quello sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale.
riabilitazione neurologica
Riabilitazione neurologica
La riabilitazione neurologica si rivolge alle persone che hanno subito un ictus cerebrale, una lesione midollare o un grave trauma cranico e a pazienti affetti da malattie neurodegenerative come il Parkinson o la sclerosi multipla. Ha l’obiettivo di accelerare i processi di recupero motorio e cognitivo in persone che lamentano problemi di equilibrio, di forza, di coordinazione, ma anche di memoria, attenzione o linguaggio. La riabilitazione neurologica è una branca della medicina riabilitativa che mira per quanto possibile, al recupero dei deficit sensori-motori e cognitivi, al contenimento delle relative disabilità, al fine di migliorare la qualità di vita del paziente e il suo reinserimento in famiglia e nella vita sociale.
Recupero stabilità internistica
Con stabilità internistica si intende il raggiungimento di un equilibrio nutrizionale, metabolico, cardiocircolatorio e respiratorio, nonché il controllo delle infezioni e di altre condizioni che possono verificarsi in conseguenza dell’evento traumatico (quali epilessia, disordini vegetativi, lesioni cutanee da pressione) e che possono essere ancora presenti, o manifestarsi per la prima volta, nella fase post-acuta. La mitigazione e progressiva risoluzione di tali problematiche è obiettivo preliminare e urgente, così da poter avviare il programma di riabilitazione e alzare il paziente dal letto il più presto possibile.
Realtà Virtuale
La realtà virtuale è una delle più recenti tecnologie a disposizione della riabilitazione. Consiste nel creare ambienti di simulazione nei quali il paziente, con diversi livelli di immersività, può in un gioco d’azione proiettare se stesso e muoversi nello spazio virtuale eseguendo dei compiti. Il paziente di qualsiasi età viene messo in competizione con se stesso in una situazione ludica, che però è in grado di restituire un feedback immediato e preciso sulla correttezza del gesto e, conseguentemente, un’esatta misura dell’errore che innesca un comportamento correttivo. La realtà virtuale viene da noi applicata per la riabilitazione motoria degli arti e dell’equilibrio, ma anche per il recupero cognitivo, con assegnazione di compiti di attenzione, memoria, esplorazione spaziale e problem solving viso-spaziale.
Rieducazione menomazioni senso-motorie
I programmi, condotti dai fisioterapisti, prevedono interventi diversi: da esercizi di mobilizzazione, di coordinazione, di equilibrio fino al rinforzo muscolare e al training per un cammino il più possibile autonomo e sicuro, da interventi finalizzati alla riduzione del dolore e della spasticità fino all’addestramento nei trasferimenti in casa e fuori casa.
Nel caso di persone con esiti di lesioni neurologiche in questo ambito sono attivati anche percorsi di valutazione oculistica e riabilitazione ortottica. Le palestre, ma anche le strutture nella loro interezza, nei loro aspetti riconducibili all’ambiente domestico o lavorativo nel quale le persone torneranno a vivere (scale, corridoi, sale da pranzo, spazi esterni) sono lo spazio nel quale si svolgono queste attività.
Rieducazione disturbi della competenza comunicativa
La finalità del percorso riabilitativo in questi casi (svolto con il supporto del logopedista) è di rieducare il paziente all’uso della parola mediante idonee tecniche ed esercizi o, nell’impossibilità di raggiungere tale obiettivo, all’utilizzo di metodi o ausilii di comunicazione aumentata. Il recupero della comunicazione non riguarda però solo l’uso del linguaggio, ma anche la capacità di comprendere e interagire o di leggere e scrivere. In tutti i casi, il compito del logopedista è fondamentalmente di individuare un codice di comunicazione utilizzabile pur in presenza di menomazione, aprendo così per i pazienti una finestra che permetta loro di comunicare con il mondo, nel miglior modo possibile pur nel limite della disabilità.
Rieducazione Neuromotoria
La rieducazione neuromotoria prevede il recupero dell’autonomia di un individuo che ha subito un danno neurologico, oppure il mantenimento e il recupero di funzioni che vanno indebolendosi nel corso di malattie croniche, attraverso la stimolazione diretta o ripetuta di recettori periferici, vale a dire degli organi di senso in grado di captare gli stimoli esterni e di trasferirli ai centri nervosi, e la stimolazione al recupero di un corretto reclutamento muscolare.
I pazienti che se ne avvalgono, in genere presentano disturbi del movimento e della sensibilità, problemi di cooordinazione e di equilibrio, difficoltà nel camminare e nei cambi di posizione, come per esempio alzarsi e sedersi.
Gestione del dolore
Una buona percezione della qualità della vita e l’adesione positiva a un percorso di cura richiedono di ridurre al massimo la condizione di disagio che il dolore comporta. Condizione che coinvolge inevitabilmente anche i familiari, partecipi della sofferenza del paziente. Il nostro approccio consiste nel trovare il giusto equilibrio nelle scelte terapeutiche adottate, identificando quale percorso per ridurre la sofferenza produca un reale beneficio per la qualità di vita del paziente, superiore ai possibili effetti collaterali delle terapie adottate.
Percorsi per il trattamento della spasticità
A seguito di una lesione al sistema nervoso centrale, è possibile che si manifesti una qualche forma di spasticità, ovvero un eccesso di attività muscolare sregolata con conseguenti dolorose contrazioni. Al Gruppo Forte abbiamo programmi clinico riabilitativi specialistici, che comprendono percorsi per la diagnosi e il trattamento di disturbi complessi del movimento legati a spasticità congenita o danno cerebrale secondario.
Rieducazione menomazioni vescico-sfinteriche
Il complesso vescico-sfintero perineale è sotto il controllo di più centri nervosi localizzati in varie sedi del sistema nervoso centrale. Lesioni cerebro-vascolari quali ad esempio ictus, traumi cerebrali, malattie degenerative come il morbo di Parkinson, demenza senile, sclerosi, lesioni midollari comportano l’annullamento di questo controllo e la conseguente necessità di rieducazione delle relative funzioni fisiologiche. L’incontinenza urinaria di origine neurologica è espressione di una disfunzione vescico-sfinterica complessa che al Gruppo Forte consideriamo nella sua totalità, vedendo la riabilitazione vescicale (svezzamento e quindi abbandono di catetere e pannolone) come parte integrante della riabilitazione.
Supporto psicologico
Il supporto psicologico si rivolge a coloro che vivono situazioni di disagio di tipo primario o reattive ad una patologia (ad es. neurologica, cardiologica o motoria), propria o di un proprio congiunto, e che influiscono sul benessere psicofisico della persona. L’intervento psicologico mira anche alla prevenzione del disagio psichico, proponendo la messa in atto di azioni e percorsi volti a evitare l’esordio di una problematica psichica, ma anche l’esacerbazione di un sintomo già presente. Dopo un’indagine diagnostica, finalizzata alla definizione del problema tramite il colloquio clinico e la somministrazione di test psicodiagnostici, i pazienti sono guidati verso un percorso individualizzato di cura.
Prescrizione, Fornitura e Istruzione per Uso degli Ausilii
La prescrizione degli ausilii è sempre personalizzata e tiene conto del contesto di vita (livello di recupero cognitivo e nucleo familiare) e dell’ambiente (presenza o meno di barriere architettoniche, attività svolta, ecc.) ai quali ritornerà il paziente. Il nostro personale identifica gli strumenti migliori per il raggiungimento della migliore autonomia possibile ed effettua l’addestramento di pazienti e familiari all’utilizzo degli ausilii prescritti.
VRRS
VRRS è un dispositivo medico certificato e brevettato a livello internazionale. È il sistema di realtà virtuale più avanzato, completo e clinicamente testato al mondo per la riabilitazione e la tele-riabilitazione. Offre una vasta gamma di esercizi, sensori innovativi, reportistica automatica e alta personalizzazione, adattandosi al fabbisogno del paziente vista la sua elevata versatilità. È utilizzato per la riabilitazione di diverse patologie attraverso vari moduli come motorio, cognitivo, logopedico e posturale.
Telemedicina
Nel contesto contemporaneo contrassegnato dai ritmi ferrati, le soluzioni smart rappresentano una soluzione anche nel settore sanitario, in questo caso con il servizio e il supporto della telemedicina.
Tale approccio alla pratica medica sfrutta le correnti tecnologie per fornire servizi di cura anche a distanza, tramite comunicazione h24 con assistenza sanitaria, teleconferenza, app mobile e messaggistica in tempo reale. La telemedicina consente un miglioramento dell’efficienza per il supporto medico e l’immediatezza nel soddisfare i bisogni del cliente.
Moonwalker
La tecnologia Moonwalker è un’innovativa soluzione che consente di implementare strategie di riabilitazione precedentemente non possibili. Questo sistema unico pone il paziente al centro di una pedana omnidirezionale, garantendo la massima sicurezza attraverso un sostegno gravitazionale che permette di alleggerire fino al 100% del peso del paziente. In questo contesto, il paziente ha la libertà di camminare in qualsiasi direzione a 360 gradi, attivando il movimento, la partenza, l’arresto, l’accelerazione del passo e altre azioni motorie.
Coinvolgimento familiari
La disabilità è un evento traumatico, che colpisce sostanzialmente non solo il benessere emotivo del paziente, ma anche quello dell’intero nucleo familiare. E’ infatti nota e documentata la presenza di stress psicologico rilevante nel 50% dei caregiver (generalmente appunto membri della famiglia). Eppure la famiglia è una risorsa vitale per il paziente e necessita di divenire “competente”, affinché un progetto riabilitativo di struttura possa divenire anche un progetto riabilitativo specifico di quel nucleo familiare e possano così anche essere attivate le future risorse di ciascun membro. Il coinvolgimento di un caregiver riguarda l’aspetto affettivo–emotivo, oltre a quello sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale.